" L'identità umana si forma alla nascita ed è uguale per tutti gli esseri umani...di pari passo con lo sviluppo fisico, il neonato realizza una capacità di essere, di pensare, di agire nel mondo, propria ed originale. Questa unicità è il risultato di un insieme di fantasia e affetti che ogni essere umano sviluppa nel rapporto con i propri simili".
Francesca Fagioli
"E'che non ci si fida dei bambini"
Intervista a Massimo Fagioli
Rai2, Dipartimento Scuola Educazione, 13 gennaio 1978
In "Il Sogno della Farfalla 1 2018"
" ...L'edilizia scolastica è un fattore necessario ma niente affatto sufficiente. Stabilite le condizioni materiali necessarie,
direi che il problema dell'insegnamento si centra sul rapporto insegnante- allievo
o sul rapporto insegnanti-allievi."
"...una volta stabilite queste condizioni di base di soddisfazione dei bisogni elementari, poi tutto il resto
è appunto nel rapporto interumano, nella situazione pedagogica insegnante- bambino... "
" ...Tutto si dovrebbe centrare sul rapporto insegnante-bambini e dei bambini tra di loro..."
"... Però il condizionamento, la realtà per cui si paralizza il bambino, può essere esplicato lo stesso con questa continua tendenza a portare il bambino verso il rapporto con gli oggetti materiali e inanimati. Far strafare al bambino cento o mille cose in un giorno...
...questa attività serrata è un condizionamento che impedisce qualsiasi dimensione di proposizione attiva del bambino stesso..."
"...E' che non ci si fida dei bambini.
C'è tutta una dimensione culturale per cui si pensa che il bambino vada sempre controllato.
Va controllato e quindi, sotto la parola educazione, si nasconde la mentalità per la quale il bambino va plasmato da capo, come se non avesse alcuna situazione personale di rapporto con la realtà. Per cui gli si insegna a mettere un cubo sopra l'altro. Il bambino sa da solo come mettere un cubo sopra l'altro, non c'è alcun bisogno di insegnarglielo..."
Nell'intervista rilasciata su Rai 2 il 13 gennaio 1978 dal Prof. Massimo Fagioli si parla di ciò che è essenziale all'educazione.
Utilizzando parole dirette e assertive, Fagioli spiega lo sviluppo psichico dei bambini, evidenziando come le idee dominanti sulla natura dei bambini influenzano la pedagogia e l'insegnamento. Ciò che conta nello sviluppo psichico dei bambini è il loro rapporto con gli insegnanti e gli altri bambini. Questo è il motivo per cui insegnare ai piccoli è molto più complesso che insegnare a studenti delle scuole superiori o universitari. Tuttavia, la questione principale risiede in una dimensione culturale che suggerisce come i bambini devono essere “educati", cioè plasmati.
Sulla base di questa idea, se fossero lasciati soli, i bambini diventerebbero pericolosi per se stessi e per gli altri.
Quindi, devono essere controllati, in un certo senso, paralizzati riempiendo le loro giornate con centinaia di cose da fare e privandoli della libertà di esprimersi all'interno dei rapporti umani. Al contrario, Fagioli osserva come i bambini abbiano un rapporto assolutamente adeguato con la realtà esterna, e soprattutto con la realtà interna di altri bambini e insegnanti. Possono instaurare relazioni estremamente valide indipendentemente da ciò che usano per giocare o dall'istruzione che ricevono dagli adulti.